domenica 5 maggio 2013

Kiki o del diventare adulti


Della serie: meno siamo, meglio stiamo. Nella piccola sala del cinema eravamo solo in undici, ma peggio per quelli che non son entrati ad assistere ad uno spettacolo delizioso: Kiki - Consegne a domicilio, il lungometraggio che il maestro Hayao Miyazaki realizzò nel 1989, ma che esce nelle sale italiane solo ora, distribuito dalla Lucky Red.
La streghetta Kiki si reca in una città (che ricorda molto quelle del Nord Europa affacciate sul mare) per compiere il suo anno di apprendistato. Deve trovare una casa in cui vivere e metter alla prova il proprio talento. E' una tappa prevista nella sua crescita, come strega e come donna. Sperimenterà le prime difficoltà e le prime vere amicizie. E capirà che il sangue del mago conta come quello del pittore e come quello del fornaio. Una storia deliziosa su cosa significa diventare grandi, sulla valorizzazione dei propri talenti, sull'acquisizione della maturità e dell'autonomia. Un film consigliato a tutti gli adulti che pensano di avere ormai la vita impostata lungo una strada già segnata, priva di sogni e di legittime ambizioni.
Quando si sono accese le luci, i volti degli altri dieci spettatori erano sereni e in pace. Chissà cosa avranno pensato del mio?

4 commenti:

  1. Un film delizioso (e proprio utile a quegli adulti che...).

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    1. peccato che tanti di quegli adulti non lo guardino nemmeno, pensando sia un film solo per bambini....

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  2. Ciao Alessandro. Kiki è stato il mio primo Miyazaki ormai diversi anni fa. Di questo film ho un art-book che Miyazaki stesso mi ha dedicato autografandolo. Tanto per farti capire quanto sia legato a questo film... il 31 si avvicina...Roberto F.

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    1. Ciao Robi! Una perla di film! Ma quando e dove è avvenuto l'incontro con Miyazaki?
      Oh, yeah! Il 31 si avvicina, ma per me c'è anche il 26 :-)

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