The river, come musica e come parole, fu il risultato sia di una reazione alle idee esplorate in Darkness on the edge of town sia di un loro approfondimento. La musica country era per me sempre più importante. Una notte, nella mia camera d'albergo a New York, cominciai a cantare My bucket's got a hole in it di Hank Williams. Quella notte rientrai in macchina nel New Jersey e rimasi alzato nella mia camera a scrivere The river. Usai una voce narrativa folk - quella di un tale in un bar che racconta la propria storia a un estraneo seduto nello sgabello accanto. Quella canzone cristallizzò i miei interessi e inaugurò lo stile di scrittura che avrei sviluppato con maggiore profondità e dettagli in Nebraska e The ghost of Tom Joad.
Bruce Springsteen
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