Questa è la copertina di un disco storico. Siamo a Londra nel 1970. Il bluesman americano Howlin' Wolf e la sua band incontrano dei musicisti inglesi più giovani. Nascono delle sessions leggendarie che vedranno la pubblicazione nell'anno successivo. In "The London Howlin' Wolf sessions" c'è da una parte il blues di Chicago di Howlin' Wolf e del suo chitarrista Hubert Sumlin, dall'altra una serie di star britanniche che devono molto alla musica dei "vecchi" americani: i loro nomi sono Eric Clapton, Steve Winwood, Bill Wyman, Charlie Watts. Il disco realizza dal vivo un incontro fra due mondi che in realtà si era già avverato musicalmente in precedenza, e continuerà ancora a farlo negli anni successivi. Il rock britannico di fine anni Sessanta e inizio anni Settanta deve molto alle influenze blues di Howlin' Wolf e della chitarra elettrica di Hubert Sumlin. Quel genere unico di rock-blues suonato in Inghilterra prima da John Mayall e dai suoi Bluesbreakers (con Eric Clapton come chitarrista solista), e poi dai Cream di ancora Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker è figlio delle chitarre elettriche di bluesman americani come Sumlin. Il rock inglese successivo, a partire dai Led Zeppelin, viene da qui. Sumlin in particolare influenzò il modo di suonare di numerosi altri chtarristi oltre a Clapton: Keith Richards, Jimmy Page, Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Jeff Beck, Frank Zappa, Carlos Santana, solo per citare i più famosi.
"And Hubert Sumln is there, always smiling through it all, an playing his guitar, sweet and beautiful. Here's what he's got to say."
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