domenica 18 ottobre 2015

Il debutto di Morgan Lost


Il primo che mi viene a dire che la Bonelli non sperimenta, lo prendo a calci nel sedere. Dopo il Tex alla francese della coppia Boselli - Alberti, ecco un'altra novità assoluta per la casa editrice milanese. Mi riferisco a Morgan Lost, la nuova serie mensile ideata da Claudio Chiaverotti, all'esordio nelle edicole a partire da sabato 17 ottobre con l'albo intitolato L'uomo dell'ultima notte. Cosa ha di nuovo? Lo si percepisce già dalla copertina di Fabrizio De Tommaso: ha una struttura e una grafica completamente diverse dalle tradizionali Bonelli. E poi la colorazione delle tavole: una mezza tinta grigia con dei particolari rossi in ogni vignetta. Il risultato è unico, molto più innovativo dei colori di Orfani. E si presta perfettamente a dipingere lo sfondo urbano in cui sono ambientate le vicende del protagonista. La città, New Heliopolis, è inquietante, trasmette un senso di profondo disagio, c'è molta oscurità, i profili dei palazzi incutono ansia. Mi ha trasmesso, in altre parole, le stesse opprimenti sensazioni di Sin City. Le caratteristiche urbane si addicono alla realtà distopica nel quale Chiaverotti fa muovere i propri personaggi: ovvero gli Anni Cinquanta di una non ben precisata era dove la burocrazia ha preso il controllo su tutto, dove si lavora quattordici ore al giorno e dove non c'è mai stata la Seconda Guerra Mondiale perché Marlene Dietrich ha ucciso Adolf Hitler nel '37.
Ma, soprattutto, in questa città tetra campeggiano dei mega schermi sui quali vengono proiettate le news riguardanti le gesta efferate di sanguinari serial killer, osannati dai cittadini come delle rock star. E qui entra in scena Morgan Lost e la sua professione: cacciatore professionista di taglie, con tanto di patente rilasciata dalle autorità. Morgan Lost colpisce subito per il tatuaggio che contorna il suo sguardo gelido, triste regalo di un macabro rituale compiuto sei anni prima da due seguaci di Seth, il dio egizio della violenza. Lisbeth, la fidanzata, viene torturata e uccisa mentre Morgan è salvato in extremis dall'intervento di una squadra di polizia, capitanata dall'allora tenente, oggi capitano Regina. Da quel tragico evento, Morgan, prima tranquillo proprietario di un cinema, diventa un implacabile cacciatore di taglie. E Chiaverotti ce lo mostra subito nello svolgimento delle sue funzioni mentre arresta un serial killer, dimostrando, da bravo detective vecchia maniera, una raffinata capacità di deduzione logica. Ma il vero antagonista di questo primo albo è un'altra serial killer, ben più pericolosa e dal modus operandi che rivela dei sinistri collegamenti con l'assassino della fidanzata di Morgan Lost. Non solo: la longa manus dello stato intralcia pesantemente l'indagine del nostro protagonista.



Un albo a tinte forti, quindi, tanto dal punto di vista psicologico (l'animo tormentato di Morgan Lost, così come quello dei suoi antagonisti, sarà un vaso di Pandora da scoperchiare e conoscere storia dopo storia), quanto per le scene forti, ricche di schizzi di sangue e di violenza. Il mix di azione intervallata a flash-back e a brevi fughe oniriche concorre a rendere scorrevole la lettura. Michele Rubini fa un lavoro egregio ai disegni, diventando parte fondamentale per la buona riuscita dell'albo nel suo complesso. Non sono mai stato un cultore del genere horror né di quello distopico, ma Morgan Lost si presenta davvero bene sia per lo stile narrativo che per i disegni, offrendo molti spunti e facendo venire voglia di continuare con l'acquisto del prossimo albo. Cosa peraltro necessaria, visto che l'ultima pagina si chiude con un perentorio "fine primo tempo". 

2 commenti:

  1. Davvero un ottimo numero. Tantissime idee da sviluppare, ambientazione ed atmosfera che ti prendono sin dalle prime pagine. Ottimi i disegni. Una serie da seguire con attenzione.

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