“Non è stato facile, lo so, per i numerosissimi tra voi che ci sono riusciti, completare l'intera collana, sia per l'impegno economico che l'impresa ha richiesto, sia per il reperimento, nella propria abitazione, di uno spazio sufficiente a ospitare una specie di montagna di carta.”
Io non sono fra quelli che Sergio Bonelli ringrazia, con queste parole che fanno parte di una sua “lettera” pubblicata in seconda di copertina e a pagina 4 del numero di Tex in edicola in agosto. La collana per cui non ho trovato lo spazio in casa e alla quale fa riferimento l'editore milanese è stato un vero successo inaspettato: la “Collezione Storica a Colori” di Tex, pubblicata per oltre 4 anni dal settimanale “L'Espresso” e dal quotidiano “LaRepubblica”. Quello che era stato concepito come un esperimento, ha trovato un'accoglienza straordinaria di pubblico, tale da farlo proseguire ben oltre ogni più rosea aspettativa. La novità era costituita dal colore che,
“in Casa Bonelli, da sempre incrollabile tempio del bianco e nero, si è insinuato poco a poco, come un impercettibile veleno.”
Con questa metafora spiritosa lo stesso Bonelli annuncia la sua resa al “progressivo avanzare dei comics in quadricromia”.
Tanto ché il gruppo editoriale L'Espresso-La Repubblica si accinge a varare a partire dal primo settembre una pubblicazione periodica dei famosi Texoni bonelliani tutta a colori, da acquistare in abbinamento al settimanale o al quotidiano. Inoltre la Sergio Bonelli Editore ha inaugurato una nuova collana annuale texiana interamente a colori dal titolo “ColorTex”: ottima la storia (quasi gialla) del primo numero ad opera di MauroBoselli, e ottimi i disegni di Bruno Brindisi. I colori, invece, non mi hanno ispirato particolarmente: li ho trovati alquanto freddi, ma sarà che sono ormai abituato al bianco e nero della serie, oppure, restando in zona fumetti western, ai magnifici acquarelli kenparkeriani di Ivo Milazzo...
E qui avviene l'aggancio con il nostro Chemako. Il gruppo editoriale L'Espresso-La Repubblica sta già pensando al futuro, ovvero a quale altro personaggio a fumetti dedicare una prossima eventuale ripubblicazione a colori delle sue storie. E per decidere meglio si avvarrà anche dei risultati di un sondaggio online in cui si chiede il parere dei lettori, proponendo loro una rosa di nomi, fra cui spicca Ken Parker!!!
Sinceramente non me l'aspettavo. È stata una piacevole sorpresa trovare il Nostro fra i possibili protagonisti di una ripubblicazione (e magari, eventuale conclusione!?!?!) delle sue storie. Ma, pensandoci bene, alcuni indizi c'erano stati. Giancarlo Berardi aveva espresso nel Diario di Julia di qualche mese fa l'intenzione, sua e di Ivo Milazzo, di vedere ripubblicate le storie di Chemako in un formato degno e a colori, e poi di concludere la saga con delle avventure inedite (ne avevo già parlato qui). Ma ammoniva anche della difficoltà di trovare un editore che si accolli l'impegno economico che una simile opera richiede. Ma, io dico, se questo editore fosse L'Espresso-La Repubblica? Perché no?!? I mezzi economici ci sono, la sensibilità al mondo del fumetto è stata ampiamente dimostrata da tutte le iniziative editoriali che ha sfornato negli ultimi 10 anni. E se ci fosse già l'accordo?!? E se il sondaggio volesse solo valutare l'accoglienza da parte del pubblico di una scelta già compiuta? Sì, lo so, sto volando con la fantasia, sto facendo del fantacomics... Ma sognare non costa nulla.
Nel frattempo, per restare nel mondo reale (seppur virtuale) cliccate sul link del sondaggio online, e votate, ovviamente, Ken Parker.
per Ken questo e altro (p.s. ho proposto a mia moglie per il pargolo in arrivo Kenparker - tuttoattaccato - e Chemako, come noni papabili ma li ha bocciati... donna di poca fede tsk tsk.
RispondiEliminatante felicitazioni per il pargolo in arrivo!!!
RispondiEliminae sì: donna di poca fede?!?!? come ha potuto rifiutare un nome come Chemako :-)
In realtà l'idea non mi farebbe impazzire più di tanto. Non se il colore è dato come nel caso di Tex. Se poi invece Milazzo si mettesse ad acquerellare tutti i numeri come solo lui sa fare, allora ci metto la firma con il sangue :)
RispondiEliminadò per scontato che la colorazione venga affidata agli acquerelli di Milazzo...
RispondiEliminaPenso che Berardi e Milazzo non permetterebbero un altro tipo di colorazione...