mercoledì 25 maggio 2011

Nathan Never: a volte ritorna

Sono stato anche io un Nathanneveriano: dalla sua nascita avvenuta nel giugno 1991, l'ho seguito per nove anni esatti, fino al maggio 2000. Da "Agente speciale Alfa" a "Dalle ceneri" ho seguito le avventure di questo personaggio nato dalla felice alchimia prodotta dalla banda dei sardi: Medda, Serra e Vigna. Pur non essendo un appassionato di fatascienza, mi innamorai delle vicende dell'agente Alfa, perché trovavo che il personaggio venisse analizzato nella sua profondità di uomo, al di là delle sue avventure di "eroe" (che comunque apprezzavo molto).



Ricordo ancor oggi bellissime storie, come "La zona proibita" (dove troneggiava l'imponenete figura di Arstotele Skotos), "Gli occhi di uno sconosciuto" (un'indagine gialla sulla solitudine), "Demoni" (il demone e l'angelo dentro ciascuno di noi), "Vampyrus" (una storia sul vampirismo trattato in modo originale), "Cuore di tenebra" (uno dei più belli, il titolo è già evocativo della storia...), "Io, robot" (temi asimoviani, diritti dei robot, ora mi fa tanto pensare al recente Pluto di Naoki Urasawa), "Il canto della balena" (storia ecologista con l'esordio del bravo disegnatore triestino Mario Alberti: una splendida rivoluzione nella rappresentazione grafica di Nathan) e il secondo gigante "Odissea nel futuro" (i tecnodroidi, il Nautilus e il Nemo/Nathan del futuro, sempre per le matite di Alberti).



Poi, piano piano, la qualità conobbe un calo inevitabile e, dopo la distruzione dell'Agenzia Alfa, smisi di acquistarlo. Ora però, sedotto dal battage pubblicitario perorante l'inizio della saga della Guerra dei mondi (mi son sempre piaciute le saghe....), mi son fatto "abbindolare", e ho acquistato i due ultimi numeri: "I Pretoriani" e "Il tempio delle Telepati".


Se ho ritrovato il novello (per me) Salomon Darver a capo della rifondata Agenzia Alfa, quante altre cose son cambiate invece!!! C'è stata una guerra tra la Terra e la Confederazione delle stazioni orbitanti (un'altra saga che però mi son perso: qui la pubblicità non è stata così efficace o io son stato molto più distratto), e la stazione orbitante Urania è caduta sulla Terra, proprio su parte della città in cui vive Nathan. Devo dire che questi due albi introduttivi mi sono piaciuti: gettano le basi politico/economiche della imminente guerra fra la Terra e Marte in modo chiaro e interessante (con molti spunti all'attualità....). I Pretoriani e le Telepati sono dei personaggi nuovi per me, veramente intriganti.


Cos'altro dire? Dopo Zagor, l'effetto pecorella smarrita ha colpito ancora? Staremo a vedere....

7 commenti:

  1. Anch'io ho seguito Nathan Never più o meno per lo stesso periodo ininterrottamente. Poco oltre il centesimo numero (130?) speciali, almanacchi, numeri fuori serie e giganti inclusi.

    Da appassionato di fantascienza Nathan Never fu come un fulmine a ciel sereno e devo ammettere che nella prima cinquantina, ci sono episodi davvero notevoli. Ma in quel periodo c'è da dire che la science fiction italiana era abbastana "vergine" e si poteva spaziare molto.

    Ho smesso di seguirlo quando le trame andavano sempre più verso semplici gialli o dove la politica imbastita stava diventato macchinosa e "gratuita".

    Non nego che ogni tanto, però, prendo un albo (facciamo una media di cinque o sei all'anno). E a questa saga ho deciso di dare una possibilità, prendendo i primi tre episodi. Vedremo. Le ultime non hanno certo fatto urlare al miracolo e spesso i cambiamenti radicali che si promettono, si risolvono in un nulla di fatto o poco più.

    Ma non posso dimenticare tutte le belle ore di lettura che questo personaggio mi ha regalato.

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  2. comunque 5 o 6 all'anno non sono pochi... non l'hai mai veramente abbandonato :-)
    diamogli un po' di credito ora con questa saga... considerato che anche io gli son debitore di belle ore di lettura

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  3. E dunque dopo Lungo fucile scopriamo altre piste comuni chemako!

    La saga promette bene e anch'io l'ho scritto: mi sembra di essere tornato a casa.

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  4. è bello trovare altre piste comuni... d'altronde non mi stupisco se un fan di Chemako condivide un'altra passione fumettistica con me così profonda come NN...
    l'unica cosa che stride fra noi è che tu sei un gobbo, questo non lo capisco proprio... :-)

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  5. e che vorresti che mi convertissi, come Fede? ;)

    L'unica cosa che le persone serie non cambiano nella vita è la squadra di calcio!

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  6. Carissimo Sandro, finalmente sono riuscito a leggere il tuo articolo, ultimamente sono un pò preso e finisco con l'essere distratto sulle cose che non siano lavoro...
    Che devo dire, intanto ho letto il tuo articolo sulla fumettoteca Nonsololibri, che è stato il mio punto di partenza per Nathan Never!
    Dalla sua scoperta non l'ho mai abbandonato, è vero che alle volte si è perso, forse è diventato meno fantascienza e più giallo investigativo, ma non per questo per me ha perso il suo fascino. Anche perchè il bello di Nathan è sempre stato il suo lato umano, quello che avevi scritto in un'altro articolo su ken ;-). E' il suo lato umano che lo pone spesso in contrasto con gli ordini del suo capo, lo pone di fronte a scelte morali, o anche sulla sua vita privata, che si mescola spesso alla sua vita di investigatore. Una ventata di freschezza (pura fantascienza) è stata la guerra tra la Terra e le colonie, che ha sconvolto un bel pò del vecchio Nathan, e ora vediamo questa nuova guerra che ci porterà. Per me, al di là di alcuni albi che forse non mi hanno convinto del tutto, c'è sempre stato qualcosa che ha portato un pò di novità. E poi, da appassionato di fantascienza (che "purtroppo" non sconfina nel fanatismo, c'è così tanto nella fantascienza che non conosco e me ne rammarico), ho visto davvero spesso richiami alla narrativa, alle serie televisive, ai film che hanno fatto la storia di questo genere, e veramente vari, si va da Verne ad Asimov, ma c'è anche Clark, c'è il cyber, in tante storie si vedono spunti startrekkiani, nei primi albi ricordi il monolito di odissea nello spazio?
    Poi sicuramente un martinmysteriano come te non si è perso l'incontro tra il nuovo martyn e nathan never ;-)...
    Che dire, grazie per il tuo sito e i tuoi articoli!

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  7. certo che non mi son perso l'incontro tra Martin e Nathan!! come avrei potuto?!??!
    nonostante non sia un lettore di narrativa di fantascienza (è una lacuna di cui spesso vorrei sbarazzarmene, ma il tempo per leggere e l'imbarazzo da dove iniziare mi fanno sempre desistere...) ho apprezzato molto i richiami alla fantascinza classica (le leggi asimoviane sui robot, il monolito, ecc). Il motivo per cui lasciai Nathan non lo ricordo esattamente in realtà: sicuramente ci fu un leggero calo della qualità (inevitabile direi dopo tante storie, capita a tutti) ma anche la scelta di privilegiare alcune serie piuttosto che altre per motivi di tempo di lettura e anche economici... Ora me ne son un po' pentito e mi viene una gran voglia di colmare il buco perso riempiendolo con gli arretrati...:-) Anche perchè Nathan, come tu dici, è un personaggio molto umano, e questo è quello che conta...
    Grazie a te quindi, Fabrizio, per essere un lettore di questo blog: uno dei motivi per cui lo ho aperto è proprio perché costituisca un punto dove possa confrontare le mie opinioni su fumetto, e non solo, con altri appassionati...

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