Ho partecipato convinto al corteo che si è snodato per le vie centrali di Trieste per esprimere la mia netta indignazione nei confronti di un'istituzione così crudele, e inutile, e sulla quale c'è una diffusa ignoranza.
Ma la crudeltà è l'aspetto peggiore. E l'ignoranza della gente che pensa che la vivisezione sia utile.
"la vivisezione si fa per la ricerca sulle malattie!"ti obiettano quelli che pensano di sapere... Prima palla: la maggior parte degli esperimenti su animali sono condotti per prodotti cosmetici...
"sì, ma gli esperimenti fatti per studiare e sconfiggere le malattie dell'uomo sono necessari"continuano ad obiettarti... Seconda palla: un numero crescente di scienziati e ricercatori afferma invano che i test sugli animali sono inutili, fuorvianti e quindi pericolosi, perché inducono a legalizzare medicinali che poi si rivelano pericolosi per l'uomo. E' già successo moltissime volte nel passato, ma i mezzi di comunicazione di massa preferiscono parlare d'altro. Siamo di fronte quindi ad un grosso errore scientifico.
Ma il motivo per cui dovremmo tutti dire a no alla vivisezione è il seguente: in questi giorni è in corso di recepimento dal nostro Parlamento la Direttiva 2010/63/UE sulla vivisezione. Tale direttiva rende possibile:
- riutilizzare più volte lo stesso animale, anche in procedure che gli provocano intenso dolore, angoscia e sofferenza (articolo 16)
- praticare l'apertura del torace e altri interventi ad animali inermi senza far uso di analgesici o anestesia (articolo 14, allegato VIII)
- sperimentare su cani e gatti randagi (articolo 11)
- tenere in isolamento totale per lunghi periodi animali socievoli come i cani e i primati (allegato VIII)
- costringere gli animali al nuoto forzato o altri esercizi fino al sopraggiungere della morte (allegato VIII)
- somministrare scosse elettriche fino a indurre l'impotenza (allegato VIII)
- sperimentare per la ricerca di base sui primati non umani (che vengono catturati nel loro ambiente naturale e venduti ai laboratori di tutto il mondo nel numero di 100.000 all'anno) a totale discrezione dei ricercatori (articoli 5,8,55)
A me tutto questo ricorda gli esperimenti di Mengele nei lager nazisti.....
La striscia in alto è di Patrick McDonnell, l'autore di Mutts. Fautore dei diritti degli animali, McDonnel ha creato una serie speciale dei Mutts, "Shelter Stories" (storie del rifugio), per diffondere la consapevolezza sulla situazione difficile degli animali nei canili e per promuovere l'adozione degli animali domestici. Nel 2002 ha concesso alla LAV l'onore di pubblicare le strisce all'interno di un albo speciale della rivista Piccole impronte. Il sottotitolo dell'albo è: "I fumetti dalla parte degli animali"
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