sabato 2 aprile 2011

KP 7: Sotto il cielo del Messico

Titolo: Sotto il cielo del Messico
Data: Dicembre 1977

Soggetto/Sceneggiatura:
Giancarlo Berardi
Disegni/Copertina:
Ivo Milazzo




In seconda di copertina una canzone propiziatoria alla caccia, con il consueto disegno di Ivo Milazzo per la rubrica "Tracce nel vento"




Dopo la pausa del numero precedente,  ritroviamo Ken sulle tracce di Donald Welsh, il sicario che aveva ucciso il Commissario per gli Affari Indiani Ely Donehogawa e che aveva causato la guerra fra i Dakota, comandati dal capo Ohiewa, e il contingente militare di Fort Smith nel Montana: storia raccontata nello splendido albo "Omicidio a Washington". Il desiderio di vendetta porta il nostro fino in Messico, dove Berardi gli fa vivere un'avventura ricca di incontri con tanti personaggi. La sceneggiatura è una delle sue: diversi comprimari, vecchi e nuovi, che arricchiscono la storia con la loro personalità ben tratteggiata e il loro ruolo ben preciso, svolto, in alcuni casi, solo su poche tavole.
Il primo è di scena già sulla prima tavola: si tratta di un pistolero senza nome incontrato da Ken prima di affrontare il deserto.


Disegno di Ivo Milazzo: il pistolero


I tratti somatici sono quelli dell'attore Jack Elam, uno dei più grandi caratteristi di Hollywood, interprete di numerosi film western, come "Mezzogiorno di fuoco", "Sfida all'O.K. Corral" o "C'era una volta il West": un piccolo omaggio di Berardi a questo straordinario artista.
Ken incontra nuovamente il pistolero alla cantina del paese messicano raggiunto dopo aver seguito la torrida pista nel deserto. Gli offre una birra e intavola con lui una conversazione in cui si contrappongono due morali opposte: quella cinica e disillusa del pistolero a quella di Ken che ripone fiducia nell'uomo.


Disegno di Ivo Milazzo: Ken si confronta col pistolero


La sorte si burla tragicamente del pistolero che, scambiato per Ken, viene ucciso al suo posto dai soldati del sergente Navarro, a cui Ken si era rivolto chiedendo informazioni su Welsh. Accortisi dell'errore, i gendarmi cercano di rimediare, ma Lungo Fucile viene nuovamente aiutato, questa volta volontariamente, da un'altro personaggio comprimario molto interessante, la prostituta Dolores. Si tratta di una quindicenne, offerta a Ken dal padrone della locanda in cui alberga: Dolores rivela di essere stata venduta al messicano dai genitori poverissimi, e non si lamenta della sua condizione, in quanto mangia reglarmente e viene picchiata di rado. Ken le dà del denaro per chiacchierare e Dolores si stupisce che non ci sia nessun'altra richiesta. Il suo sguardo è più eloquente di mille parole.


Disegno di Ivo Milazzo: lo sguardo di Dolores


Bastano due sole vignette e la sceneggiatura di Berardi, resa vitale dal disegno di Milazzo, dimostra tutta la sua grandezza.


In fuga da Navarro Ken incontra altri due comprimari, che lo accompagneranno fino alla fine della storia: si tratta di Carmen e Ramon, due saltimbanchi girovaghi. L'incontro con Carmen abbassa le difese di Ken, e si capisce il perché...


Disegno di Ivo Milazzo: ken incontra Carmen e... Ramon


I due si rivelano molto utili a Ken: Carmen, in particolare, si dimostra abilissima nel maneggiare le armi, eliminando Navarro e i suoi scagnozzi:


Disegno di Ivo Milazzo: Carmen elimina Navarro


Ken cede alle lusinghe amorose di Carmen, dopo le quali, le confessa quanto lo roda il sentimento di vendetta nei confronti di Welsh. E' un Ken piuttosto amaro, rabbioso per il dolore causato da Welsh e per il gesto, per cui non prova piacere, che si sente costretto a portare a termine: la morte del sicario. Interessante notare come, per placare il senso di colpa che comunque lo assale al pensiero che dovrà ucciderlo, dica di non considerarlo nemmeno un uomo, ma solo un sicario appunto, un misero assassino. C'è un po' ancora l'eco del discorso sulla capacità di ammazzare avuto in precedenza con il pistolero.


Disegno di Ivo Milazzo: la rabbia di Ken


Ken si trova a suo agio con questa strana coppia, nonostante le simpatiche stranezze di Ramon


Disegno di Ivo Milazzo: Ken e il buffo Ramon


e nonostante scopra che le apparenze di squinternati girovaghi celino una realtà ben più seria.


Disegno di Ivo Milazzo: la giustiziera del popolo


Ancora il tema del sicario, questa volta politico e in nome di un ideale alto di giustizia: ma Ken non accetta questa giustificazione. Consideriamo che questa storia fu pubblicata nel dicembre 1977, ovvero in un periodo in cui si respirava in Italia un clima politico e sociale molto diffcile e violento: le parole di Ken a riguardo non potrebbero essere più chiare.


Carmen ha lo stesso obiettivo di Ken: raggiungere Welsh che è in procinto di rifornire di armi il generale Huerta, la vera sua meta, un criminale sanguinario con le mostrine, da eliminare in nome del popolo. Per dissimulare i veri intenti, Ken si unisce alla coppia, cimentandosi sulla piazza come saltimbanco: 


Disegno di Ivo Milazzo: Ken saltimbanco


A questo punto, torna sulla scena inaspettatamente Dash, il vecchio scout amico di Ken, creduto morto durante la battaglia fra i Dakota e i soldati di Fort Smith. Dash porta con sè il Kentucky di Ken, il suo amato fucile e retrocarica, ed è anch'egli sulle tracce di Welsh. L'incontro fra i due avviene con qualche equivoco reciproco, rappresentato attraverso i disegni di tre belle tavole molto dinamiche, culminanti con un abbraccio fraterno.


Disegno di Ivo Milazzo: Ken lotta con...




Disegno di Ivo Milazzo: i due amici, Ken e Dash, si ritrovano


L'epilogo è molto movimentato. I quattro vengono catturati da Welsh che rivela a Ken la vera identità di Carmen.


Disegno di Ivo Milazzo: Welsh rivela l'identità di Carmen


C'è l'orgogliosa reazione della temeraria Carmen/Nellie


Disegno di Ivo Milazzo: Carmen non ci sta


e la vana ribellione del forzuto Ramon


Disegno di Ivo Milazzo: Ramon spezza le catene per aiutare Carmen


C'è la fuga di Welsh dopo l'arrivo improvviso dei soldati di Huerta, accorsi per eliminare il sicario che aveva giocato un tiro mancino allo stesso generale.


Disegno di Ivo Milazzo: i soldati di Huerta sono spazzati via dalle mitragliatrici di Welsh


Ken e Dash sono vivi e la caccia a Welsh continua.
L'ultima tavola è tragica e disperata: è dedicata completamente ai due personaggi comprimari che diventano poi protagonisti di questo albo: Carmen e Ramon. La circolarità della storia è completa: si era aperta col viso duro del pistolero, in seguito assassinato a causa di Welsh, e si conclude con l'ultimo abbraccio di Carmen e Ramon, uccisi dai proiettili sparati dalla pistola dello stesso sicario. Berardi ha messo in scena una tragedia in i comprimari recitano le parti principali: a loro è riservata la tavola di apertura e, soprattutto, quella di chiusura.


Disegno di Ivo Milazzo: la morte e l'abbraccio


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