domenica 13 marzo 2011

Piombo rovente e manici di scopa

Copertina di Alias del 12 marzo 2011
Alias, il supplemento culturale del sabato del quotidiano Il Manifesto, propone nel nuovo numero una chicca, già annunciata da tempo: un inserto di dodici pagine dedicato completamente ai fumetti. La storia che copre le prime dieci, scritta e disegnata da due esodienti, rispettivamente Vincenzo Sirianni e Pakal, introduce, con il linguaggio delle nuvole parlanti, ciò che Andrea Voglino scrive sull'undicesima pagina: ovvero il manifesto della rivista a fumetti "Gang Bang", che uscirà a fine anno, a firma de Il Manifesto ed Edizioni BD.
Un'anticipazione quasi integrale della dichiarazione di intenti pubblicata su Alias era stata postata dallo stesso Voglino sul suo blog. Ora si aggiungono i nomi del cast di cartoonist che prenderanno parte a questo progetto: fra gli altri, troviamo Andrea MuttiStefano Casini, Luca Enoch, Michele Petrucci, Roberto Recchioni, Diego Cajelli, e Tito Faraci. Peccato che dobbiamo aspettare così tanto prima di scoprire questa nuova rivista che si preannuncia "di grande formato, con uno spazio vitale di oltre 100 pagine e la speranza di andare oltre etichette recenti e già stantie per fare quello che il fumetto ha sempre fatto meravigliosamente e con semplicità: raccontare avventure (nere, gialle, storiche, grottesche, fantascientifiche, di guerra…), facili da leggere ma non da dimenticare. Proprio come il quotidiano comunista fa da 40 anni."
Per il momento ci gustiamo questo succoso antipasto, ovvero "Piombo rovente e manici di scopa", la storia ottimamente disegnata che, in poche pagine, lancia tanti messaggi. Si presenta inizialmente come una parodia spaghetti western del ranger a fumetti più famoso d'Italia, accompagnato dal suo fedele pard.

Disegni di Vincenzo Sirianni
Disegni di Vincenzo Sirianni

Rex e Kidd Parsons mettono a tacere da par loro gli avanzi da galera con cui hanno a che fare ma, colpo di scena, vediamo che in realtà i personaggi non sono reali (sempre se ha un senso dire questo) ma sono interpretati da attori, interrotti improvvisamente durante la loro recitazione da un collerico regista (che ricorda qualcuno....) su un set che ricorda Cinecittà (o dovremmo dire Fumettocittà....).

Disegni di Vincenzo Sirianni

Secondo colpo di scena: dopo che il cast e il bizzoso regista lasciano deserto il set del fumetto per andare a consolarsi con una buona cena, arrivano tre giovani, nascosti dentro il bidone delle pulizie spinto da un anziano custode. Questi mostra loro i teatri di scena, i camerini, gli attrezzi e i costumi con cui si realizzano i fumetti più venduti.

Ai tre vien voglia di realizzare una storia tutta loro, ma dove trovare l'ispirazione? L'anziano, che ricorda molto bene qualcuno che ha fatto la storia de Il Manifesto (e non solo), suggerisce di cercare dentro una grossa pila di vecchi giornali. Il motivo è semplice ed è lo stesso custode a spiegarlo.



Disegni di Vincenzo Sirianni

Nella sua nuova vita in questo mondo dei fumetti dove "raddrizzare i torti è più semplice", il vecchietto dà una mano aggiungendo "l'amore per le cause perse...un po' di sana incazzatura e" quando può "qualche lieto fine. Tutta roba che nei fumetti fa la differenza".
I tre, prima restii, si convicono.

Disegni di Vincenzo Sirianni

Il senso delle parole di Voglino è reso ancor meglio in questo fumetto, che al'inizio ti fa sorridere con i personaggi di Rex e Parsons e poi ti commuove con la figura del custode.
Se queste sono le premesse, la futura rivista promette davvero bene.

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