Settanta anni fa, l'8 settembre del 1943, i destini di molte persone in Italia cambiarono all'improvviso. La guerra li faceva mutare di continuo, certo, ma l'Armistizio segnò una svolta radicale: l'Italia spezzata in due, l'occupazione tedesca, la Repubblica di Salò, la nascita del movimento resistenziale. Sullo sfondo la storia personale di tanti uomini e donne che in quei giorni presero decisioni importanti, o le subirono. Con conseguenze spesso tragiche, se non fatali.
Andrea Ventura, disegnatore e artista di fama internazionale e Mimmo Franzinelli, storico del fascismo e dell'Italia repubblicana, raccontano cinque vicende di altrettanti protagonisti, loro malgrado, di quegli eventi. Cinque storie molto diverse fra loro ma emblematiche di come alcuni fatti storici producano nelle persone comuni reazioni differenti, se non opposte, ma tutte caratterizzate dalla ricerca della propria e, spesso, anche dell'altrui salvezza.
Una mattina mi son svegliato ci parla di Lotte Frölich, ebrea uccisa nella strage dell'Hotel Meina sul Lago Maggiore, di Primo Levi, partigiano e deportato, salvato e testimone dei sommersi, di Franco Passarella, giovane partigiano ucciso da altri partigiani perché ingiustamente sospettato di essere una spia, di Giorgio Albertazzi, ufficiale della Repubblica di Salò e protagonista di operazioni di repressione antipartigiana, di Nuto Revelli, alpino reduce dalla campagna di Russia e partigiano.
I precisi e asciutti testi di Franzinelli fanno da didascalia agli intensi disegni di Ventura che restituiscono con grande vividezza momenti decisivi delle vite dei cinque. La lettura è fluida e scorre veloce, le immagini immortalano sguardi, pose, espressioni, luoghi come solo le istantanee dei grandi fotografi sanno fare.
Un modo diverso di raccontare l'8 settembre, sia nei contenuti che nella forma. Un ottimo libro pubblicato da Utet e regalatomi da un'ottima amica.
Non conoscevo l'esistenza di questo libro, che mi interessa molto.
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione.
Orlando