lunedì 21 settembre 2015

Come è nato il mito di Tex


Cresce l'attesa per il 25 settembre, giorno in cui uscirà Frontera!, il secondo albo dei Romanzi a fumetti di Tex, collana cartonata, di grande formato e a colori. Dopo il primo memorabile numero, scritto e disegnato da Paolo Eleuteri Serpieri, la Sergio Bonelli Editore ha incaricato il curatore di Tex, Mauro Boselli, di scrivere una sceneggiatura che si adattasse alla penna di Mario Alberti. Il disegnatore triestino, grazie alla sua notevole esperienza internazionale, è stato considerato la persona giusta per rendere al meglio questa storia che vede protagonista un Tex trentenne, coadiuvato da un non ancora brizzolato Kit Carson. In questa intervista, apparsa sul sito della casa editrice, Boselli rivela quali siano le finalità di questa collana, dopo il primo volume di Serpieri, considerato quasi come un numero zero.
In una parola si possono sintetizzare con libertà. Libertà grafica di poter esprimersi su un grande formato, a colori e senza i vincoli della gabbia bonelliana (ed ecco perché la scelta di Alberti che, del fumetto d'Oltralpe, è un protagonista, grazie a serie come Morgana o Cutting Edge) che coincide poi con la libertà narrativa, sempre grazie al grande formato, che consente un ritmo diverso e soluzioni non praticabili sulla serie mensile. E ancora, libertà di temi: Boselli scrive che ci saranno altri sceneggiatori che si cimenteranno su questa collana narrando storie del giovane Tex: ovvero le avventure che hanno consentito la nascita del mito del Ranger di carta più famoso del mondo.



Ed ecco che la collana trova quindi il suo senso, tanto per l'elegante veste editoriale (volumi cartonati che seguono lo standard francese, con storie di 46 pagine a colori in grande formato), quanto per il filone di soggetti che la caratterizzerà (la formazione di un mito).
Nell'attesa del 25 settembre, segnalo anche questa interessante intervista rilasciata da Mario Alberti al quotidiano triestino Il Piccolo, in occasione dell'uscita di Frontera!.

PS. Aggiornamento del 22 settembre: sul sito della Bonelli è apparsa anche l'intervista a Mario Alberti, che sottolinea come la libertà grafica e narrativa, tipica di un albo alla francese, sia stata la bussola tanto di Boselli quanto di Alberti stesso, nella realizzazione del volume.

2 commenti:

  1. Al di là della qualità del suo lavoro io Alberti lo vedo molto più adatto alla fantascienza che al western.
    Hai qualche indiscrezione sui prossimi disegnatori coinvolti?

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    Risposte
    1. Prima di esprimermi vorrei avere fra le mani il volume.
      Non ho nessuna indiscrezione su altri disegnatori.

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