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mercoledì 25 gennaio 2017
#365giornisenzagiulio
Sono trascorsi 365 giorni da quando Giulio Regeni veniva rapito al Cairo, torturato barbaramente per diversi giorni e poi ammazzato. La verità sulla sua morte è ancora lontana: i depistaggi del governo egiziano e la debole pressione diplomatica del governo italiano ne sono la causa. Il ricercatore friulano si stava occupando dei sindacati indipendenti egiziani, materia sensibile nel regime dittatoriale di Al Sisi, per il quale è comune la pratica delle sparizioni violente di persone indesiderate. I genitori di Giulio stanno conducendo da un anno con fermezza e dignità una battaglia che è sostenuta da Amnesty International e che ha un valore che va al di là del caso di Giulio, perché si applica a tutti gli innumerevoli casi di tortura e uccisione di oppositori che avvengono a tutte le latitudini da parte di uno stato autoritario.
Per continuare a pretendere "Verità per Giulio Regeni", Amnesty ha organizzato per oggi, 25 gennaio 2017, una manifestazione nazionale a Roma. Parallelamente in molte città italiane, tra cui il paese di Fiumicello di cui Giulio è originario, sono previste manifestazioni e fiaccolate che prenderanno il via alle 19:41, l'ora in cui Giulio spedì un anno fa l'ultimo sms alla fidanzata.
La lotta per conoscere la verità sulla sparizione, la tortura e la morte di Giulio Regeni appartiene a tutti i cittadini liberi del mondo.
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