Hokusai aggrediva la vita, cercando di assaporarne tutti gli aspetti. Amava le donne, le proprie (ne ebbe diverse) e quelle degli altri. Per lui la donna era una fonte inesauribile di ispirazione, così come la natura. Coglierne l'aspetto intimo e segreto: questo fu la stella polare che lo guidò lungo la realizzazione delle celebri trentasei vedute del monte Fuji, di cui tutti, anche qui in Occidente, conosciamo la grande onda di Kanagawa. Ishinomori alterna capitoli che narrano la vita dell'artista balzando da un'epoca all'altra, muovendosi avanti e indietro nel tempo, amplificando così ancor di più la vitalità dell'uomo. Lo stile classico e senza fronzoli rafforza l'espressività di Hokusai. Ogni tratto del volto è funzionale alla rappresentazione di uno stato d'animo del personaggio. E il tutto viene ottenuto in modo semplice ma efficace, come solo i maestri sanno fare.
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lunedì 12 dicembre 2016
Hokusai, il pazzo per la pittura
Hokusai aggrediva la vita, cercando di assaporarne tutti gli aspetti. Amava le donne, le proprie (ne ebbe diverse) e quelle degli altri. Per lui la donna era una fonte inesauribile di ispirazione, così come la natura. Coglierne l'aspetto intimo e segreto: questo fu la stella polare che lo guidò lungo la realizzazione delle celebri trentasei vedute del monte Fuji, di cui tutti, anche qui in Occidente, conosciamo la grande onda di Kanagawa. Ishinomori alterna capitoli che narrano la vita dell'artista balzando da un'epoca all'altra, muovendosi avanti e indietro nel tempo, amplificando così ancor di più la vitalità dell'uomo. Lo stile classico e senza fronzoli rafforza l'espressività di Hokusai. Ogni tratto del volto è funzionale alla rappresentazione di uno stato d'animo del personaggio. E il tutto viene ottenuto in modo semplice ma efficace, come solo i maestri sanno fare.
Ti consiglio vivamente la mostra di hokusai a Milano. A dir poco splendida!
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