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giovedì 9 luglio 2015
Quel ragazzo che oggi ha scoperto Ken Parker
Oggi, giovedì 9 luglio, è un buon giorno per il fumetto italiano. Mondadori, infatti, ripropone l'umana avventura di Ken Parker in una collana settimanale intitolata Ken Parker Classic. Il biondo trapper del Montana cavalcherà ancora lungo sentieri che, spero, si incrocino con quelli di nuovi lettori, dando per scontato l'affetto dei fan di lungo corso. In realtà, l'attaccamento di alcuni antichi lettori è stato messo a dura prova dall'episodio conclusivo con cui Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo hanno inequivocabilmente posto la parola fine alla vita di carta, e non solo, di Lungo Fucile. Fin dove arriva il mattino ha suscitato nel web una miriade di critiche, spesso ingiuste e dettate da una stupida pretesa. Diversi appassionati di Chemako si son sentiti traditi dagli autori: reduci da un'attesa interminabile, alcuni lettori avrebbero desiderato infatti una fine diversa, meno cinica, che coinvolgesse anche altri indimenticabili personaggi incontrati da Ken lungo la sua strada, magari il figlio Teddy o Pat o Adah. In altre parole, si attendevano un finale consolatorio, un happy end disneyano, rassicurante, retorico. E invece Berardi e Milazzo li hanno colpiti con un pugno (inatteso?) nello stomaco come solo la vita sa crudelmente fare. D'altronde questa è sempre stata la caratteristica di questo fumetto: rappresentare la vita in tutti i suoi aspetti. Non capirlo significa non aver capito Ken Parker. E così si son levate innumerevoli voci scandalizzate cui son seguite maniacali dietrologie. Per fortuna, i lettori che scrivono sul web, me compreso, sono solo una minoranza rispetto alla grande maggioranza silenziosa che acquista gli albi a fumetti, li legge e non esprime il proprio parere sui media. Ma che ne decreta o meno il successo. E così sarà anche per questa ristampa, tanto vituperata ancor prima della sua uscita dai web-accusatori di cui sopra. Il suo successo si realizzerà grazie a quel ragazzo che oggi ha comprato insieme a me il numero 1 di Ken Parker Classic, ma che non ne scriverà nessun commento da nessuna parte. Lo leggerà, ne resterà incuriosito e giovedì prossimo correrà in edicola ad acquistare la seconda avventura di un personaggio del quale presto non potrà fare più a meno. Arriverà fino alla fine della collana e piangerà, ma non coverà né rabbia né risentimento verso gli autori, ma solo grande stima e gratitudine. Quel ragazzo sarà la prova vivente che i dietrologi di oggi sono nel torto. Spero che allora ne incontri uno e gli spieghi chi è veramente Ken.
Che bello scoprire per caso un blog tutto dedicato ai fumetti! Quasi quanto rivedere Kp in edicola, con la voglia di provare a ricomprarlo, sperando che non naufraghi...
RispondiEliminaIntanto, mi leggerò il blog !
Ciao Giovanni, bentrovato!
EliminaCredo che Ken non naufragherà!