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domenica 24 novembre 2013

Dampyrizzato!

Disegno di Enea Riboldi
Non sono mai stato un appassionato di horror: non ho quasi mai visto un film, né letto un libro appartenenti al genere... E i fumetti? Beh, del mio tormentato rapporto con Dylan Dog ho già scritto qui. E di Dampyr non ho mai letto neppure una storia fino a qualche mese fa. Poi qualcosa è cambiato. Da un paio di mesi leggo le avventure dell'Investigatore dell'Incubo e da una decina seguo regolarmente le storie di Harlan Draka. Lo stimolo per acquistare gli albi del dampyr mi è venuto da un paio di amici che me lo hanno caldamente consigliato come uno dei migliori prodotti di casa Bonelli. Convinto anche dal fatto che il co-creatore del personaggio, il curatore della serie e l'autore principale è Mauro Boselli, mi son deciso ad impegnare parte delle mie finanze anche in questa collana.
Disegni di Paolo Bacilieri
 Così mi son reso conto che Dampyr non è un qualsiasi fumetto di genere ma un viaggio pieno di interessanti sorprese horror nelle tradizioni, nella storia e nella cultura di varie parti del mondo. Per dirla con le parole che Boselli ha usato nella recente intervista che mi ha rilasciato:
"...ho inserito in Dampyr tutto quell’archivio mentale horror, storico e folkloristico che non potevo, se non marginalmente, mettere nelle storie di Tex e di Zagor. Oltretutto, come mio personaggio, Dampyr mi permette una totale libertà, e quindi posso spaziare ovunque attraverso le mie preferenze, che sono vaste, nella letteratura e nel cinema, nell’immaginario, nella storia e appunto nella cultura popolare....Quindi Dampyr mi concede di avere maggior libertà narrativa e tematica."
La varietà di argomenti affrontati con scrupoloso approfondimento documentaristico e la capacità di costruirci attorno una storia interessante hanno fatto di Dampyr una delle letture mensili che vivo con maggior attenzione e divertimento.
E tutto questo nonostante le ultime storie soffrano di continui riferimenti alla continuity che solo un lettore di lungo corso può cogliere e che lo stesso Boselli ha sottolineato nell'intervista:
"Al punto in cui siamo, la serie ha una contnuity talmente stretta e complicata che io mi ci diverto a perdermi, però temo che i lettori non si raccapezzino più."
Disegni di Paolo Bacilieri
L'ultimo dubbio sulla serie è stato definitivamente spazzato via dall'avventura proposta nello Speciale numero 9, uscito il 22 ottobre e intitolato Gli studenti della scuola nera. Il motivo? Il connubio ideale tra la storia affascinante intrisa delle tradizioni nere della lontana Islanda, scritta da Mauro Boselli, e i disegni surreali e incantatori di Paolo Bacilieri. L'artista veronese è riuscito a rendere perfettamente la dimensione fantastica e leggendaria della vicenda grazie alle sue ammalianti tavole che trasportano il lettore indietro nel tempo fino al Seicento. E' in questo periodo, infatti, che Egil-Unamano e la strega Gudrun, alter ego rispettivamente di Harlan e della contemporanea Gudrun amica del dampyr, vivono le avventure nella fredda isola avvolta dalla neve e dai ghiacci, accompagnati dal mago Loftur l'Incantatore. L'espediente narrativo di far svolgere i fatti del passato nei sogni comuni di Harlan e Gudrun accrescono il carattere di leggenda e mito della prima parte della storia. Se Bacilieri è abile qui a trasmettere graficamente il freddo che i protagonisti, reali e onirici, sentono sulla loro pelle, è altrettanto bravo nella seconda parte dell'albo a calare il lettore nella torrida Svarta Skola, nelle cui aule, sprofondate fra gli abissi infernali, mostruosi professori insegnano la magia nera. Passato e presente, realtà e leggenda si mescolano continuamente accompagnando il lettore all'incredibile conclusione della storia.
Disegni di Paolo Bacilieri
E adesso non mi resta altro che recuperare la complessa continuity di Dampyr iniziando la lettura delle sue avventure a partire dal primo albo (Boselli è stato così gentile da farmi recapitare a casa i primi 66 numeri).

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