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Disegno di Corrado Mastantuono |
"...Il mondo cinese è molto complesso da raccontare. Dovevo scegliere per forza una narrazione per gradi, cioè accompagnare il lettore, senza frettolosità, in un mondo estraneo anche al protagonista Ugo Pastore, che ne va alla scoperta piano piano.Riguardo al ritmo, ero consapevole di fare una scelta rischiosa. Oggi si tende a sparare subito tutte le cartucce, con un gran dispiegamento di azione e di effetti speciali, però il risultato è che troppe storie finiscono ad imbuto. Così ho preferito rovesciare l'imbuto: la storia si allarga e diventa sempre più dinamica e spettacolare man mano che si procede verso il finale."
E' questa una delle risposte contenute nell'intervista che
Gianfranco Manfredi ha rilasciato a
Laura Scarpa, pubblicata sul numero 81 della rivista
Scuola di fumetto. Il tema dell'interessante conversazione era ovviamente
Shanghai Devil, la miniserie Bonelli giunta ormai ad un terzo della sua vita editoriale, di cui lo scrittore marchigiano è l'autore. L'albo di marzo, il sesto, intitolato
Hotel Europe, ha messo ulteriore carne al fuoco di una storia che si sta dipanando in modo avvincente lungo quel collaudato sentiero narrativo che è un abile mix di Avventura e Storia. L'imbuto, come dice Manfredi, si sta allargando, anche se Ugo, in verità, ha già vissuto diverse vicende, ha viaggiato da Shanghai a Pechino, e poi nella profonda campagna cinese per arrivare infine a Tientsin, ha incontrato molti personaggi, tra cui l'
Imperatore e le straordinarie donne guerriere chiamate
Lanterne Blu (nel bellissimo albo di febbraio). Non è stato con le mani in mano, anzi, si è ficcato nei guai quasi sempre.
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Disegno di Corrado Mastantuono |
"..nel personaggio di Ugo ho voluto raffigurare un personaggio molto contemporaneo: quello del volontario che, per motivi di conoscenza e di giustizia, entra in contatto con realtà diverse e situazioni di estremo pericolo....Continuiamo a sognare che gli eroi vengano da un misterioso Altrove a salvarci, invece di darci da fare nel nostro piccolo e con i nostri umilissimi limiti. Abbiamo davvero tanto bisogno di maschere? Non è arrivato il momento di togliercele? Ugo, nel corso della storia, si chiederà anche questo."
In effetti una caratteristica del protagonista è proprio la sua umanità, il suo non voler essere un eroe, la sua generosità nel cercare di aiutare chi ne ha bisogno. E' molto contemporaneo in questo aspetto, e atipico per un rampollo di buona famiglia di quel periodo storico che non ha problemi economici e si mette continuamente nei guai per un suo sincero e profondo senso di giustizia.
"..con Ugo ho anche cercato di far vedere che spesso come persone comuni siamo migliori di quanto non riteniamo di essere, per cui, alla fine, della maschera "eroica" potremmo anche farne a meno."
E in effetti Ugo viene anche smascherato nel senso letterale del termine, come a dire che la maschera che si era portato dall'Africa e dietro la quale si nascondeva per portare a termine le sue imprese raddrizza-torti, non è poi così indispensabile.
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Disegno di Corrado Mastantuono |
La storia ambientata a Tientsin, e ben disegnata da
Darko Perovic, vede una fitta rete di insospettabili spie tramare pro e contro i famigerati
Boxer e Ugo, al solito, ne rimane coinvolto. Leggendo l'albo mi son tornate alla memoria le belle avventure di carattere spionistico vissute da
Magico Vento e Poe nelle cittadine dell'est nordamericano: Gianfranco Manfredi è maestro nel tessere trame in cui sotterfugi e false verità ingannano il lettore, oltre che il protagonista.
Cosa dovremmo aspettarci quindi da questo imbuto narrativo che si allarga sempre di più? Cosa cambierà ancora nella vita di Ugo? Ce lo dice lo stesso Manfredi:
"Cambierà più di quanto lui stesso non sospetti. Alla fine di "Volto Nascosto", Ugo era molto provato dalle esperienze vissute, però era anche diventato ricco e indipendente. Poteva restarsene a Roma a farsi i fatti propri, invece parte verso l'ignoto e senza sapere cosa lo aspetta. Questa per me è l'avventura. Il finale poi... ha sorpreso anche me. Non avevo mai scritto un finale così"
Ma le sorprese non finiscono qui. In una risposta Manfredi afferma di non pensare ad una terza serie con Ugo come protagonista, bensì ad un personaggio diverso le cui avventure hanno luogo nell'Africa subequatoriale nell'epoca post-Livingstone. E la curiosità sale....
Complimenti per la recensione, completa e accattivante. Una vera scoperta questo blog, grazie.
RispondiEliminasaluti
andrea
ciao Andrea,
Eliminaben trovato! Son contento di incontrare 9anche se solo virtualmente) persone come te che condividono la passione per i fumetti.