sabato 21 gennaio 2012

Sono uno springsteeniano cristiano

Ho scoperto di esserlo leggendo il divertente e curato articolo di Lorenza Pravato, redattrice di Fucine Mute, che descrive perfettamente le sensazioni, gli umori, l'attesa spasmodica che un fan del Boss vive ogniqualvolta esce un nuovo disco del rocker di Freehold.
In realtà il nuovo album, intitolato Wrecking ball, uscirà il 6 marzo ma da qualche giorno si può ascoltare il primo singolo We take care of our own, e nei fan di Springsteen già sale la febbre. Senza contare che quest'anno, il 2012, sarà anche la volta del nuovo tour, che farà tappa a Trieste (i tickets per me e i miei amici sono già al sicuro nel mio caveau). Quindi nuovo disco e nuovo tour: doppia soddisfazione.
Ma torniamo a We take care of our own: dico la verità, al primo ascolto non mi ha folgorato, mi è piaciuto sì, ma non mi ha colpito al cuore. Ma sta crescendo, ad ogni ascolto aumenta il mio gradimento. E' un po' come quando uscì The Rising nel 2002: mi catturò rinnovandone continuamente l'ascolto, fino a farmelo considerare uno dei miei preferiti.
Insomma, sono proprio uno springsteeniano cristiano, secondo la classificazione spiritosa di Lorenza, che qui di seguito riporto:


1) Springsteeniani Talebani, cioè quelli cui piace qualsiasi cosa faccia perché hanno in lui una fede cieca e fervente...
2) Springsteeniani Cristiani, ovvero fedeli e inclini ad accettare di buon grado anche i dogmi di più difficile comprensione, come la necessità della presenza di Patti Scialfa sul palco, ma non per questo del tutto acritici.
3) Springsteeniani Ebrei, ossia quelli per i quali il Verbo è contenuto nel testamento antico (non oltre Tunnel of Love, 1988), quelli che misconoscono Human Touch e Lucky Town, quelli che di Patti Scialfa non vogliono neanche sentire parlare, quelli che attendono ogni nuovo disco come la venuta del Messia, ma ancora non sono convinti che sia venuto.

2 commenti:

  1. In effetti il pezzo non è uno di quelli travolgenti alla Springsteen, però dopo qualche ascolto devo dire che si lascia ascoltare che è una bellezza. Non resta che aspettare ansiosi il 6 marzo :)
    Pierangelo

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  2. e sì, non resta che aspettare... ma sono molto fiducioso

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