martedì 18 settembre 2018

Trieste e gli 80 anni delle leggi razziali


Il 18 settembre di 80 anni fa Benito Mussolini proclamò la promulgazione delle leggi razziali durante un discorso tenuto davanti ad una plaudente folla oceanica, raccolta in Piazza Unità d'ItaliaTrieste. Sorvolando sulla miseria che caratterizza le esternazioni dell'attuale amministrazione comunale triestina a proposito di una mostra dedicata a questa ricorrenza organizzata da un liceo cittadino, consiglio a sindaco e assessore alla cultura un'utile e interessante lettura.
Nel 2010, il triestino Walter Chendi scrisse e disegnò un toccante racconto a fumetti ambientato in quei tragici giorni: La porta di Sion. Il protagonista è Jacob, un ragazzo triestino come tanti, che il 18 settembre del 1938 in Piazza Unità d'Italia scopre però di essere diverso dagli altri. Dopo il discorso del Duce molti ebrei, fra cui Jacob, si sentono come se avessero tolto loro le scarpe. Il ragazzo si vede scalzo: la nudità dei suoi piedi sottolinea la sua diversità e il dolore che lo accompagnerà ad ogni passo. Il tradimento di una patria che non lo accetta più e l'amore verso una giovane ebrea polacca lo porterà a seguire il destino di tanti altri ebrei dell'Europa centro-orientale (ben 160 mila) che, negli anni Trenta, fuggirono dalle persecuzioni salpando dal porto di Trieste verso la terra promessa, rappresentata dalla Palestina.

Una storia personale di un ragazzo che diventa adulto nel giro di due settimane, lasciandosi alle spalle il bambino che era e la vita spensierata di garzone di macelleria. Jacob ha trovato l'amore e una nuova patria felice di accoglierlo. Non altrettanta fortuna ebbero migliaia di ebrei italiani che vennero privati prima delle scarpe, poi della dignità e infine della vita.
Tutto ebbe inizio il 18 settembre del 1938, a Trieste, in Piazza Unità d'Italia.



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