domenica 6 agosto 2017

La sporca guerra di Troia


Che la guerra sia un affare sporco, lo sappiamo. Anche per chi non l'ha vissuta direttamente, il concetto è chiaro. Da Guernica a Niente di nuovo sul fronte occidentale ad Apocalypse Now, pittura, letteratura e cinema hanno mostrato come la guerra sia disumana e disumanizzante. La guerra di Troia, però, almeno per me, aveva conservato sempre un'aurea mitica ed ideale, merito ovviamente della lettura dell'Iliade di Omero, di cui rimangono impresse nella memoria le gesta degli eroi ed avversari Achille ed Ettore, quasi che a combattersi fra loro non fossero state per dieci anni le truppe dei soldati semplici, ma soltanto queste figure semi-divine. A riportarmi alla realtà, infrangendo quest'immagine ideale e falsa che albergava nella mia mente, è stato Il sangue dei mortali, l'albo di luglio della collana a fumetti Le Storie, scritto da Giancarlo Marzano e disegnato da Tommaso Bianchi.

Protagonisti della storia sono, infatti, due persone normali: Isandro, un giovane mirmidone da una parte ed Euristea, una donna troiana dall'altra. Il primo è un inesperto e ingenuo soldato greco, che partecipa con ardore alla guerra perché vuole ricoprirsi di onore. Lo accompagna il fratello maggiore, che in più di un'occasione gli salva la vita durante i combattimenti, e che gli fa un po' da angelo custode. Ma questo solo inizialmente, perché ben presto, Isandro si rende conto di come l'immagine che si era fatta della guerra non corrisponda assolutamente alla terribile realtà dei fatti. Dall'altra parte troviamo Euristea, sposa preoccupata di un soldato troiano, madre di una giovane e bella adolescente e di un ragazzo ancora troppo giovane per combattere. Ma siamo soltanto all'inizio della guerra, quando tutti pensano di volgerla a proprio favore in breve tempo. Non è così. La guerra langue, i combattimenti si succedono nella loro connaturata violenza. I soldati muoiono. Marzano e Bianchi ci mostrano tutta questa sofferenza, fisica e mentale. Il logoramento consuma i corpi e la psiche degli assediati e degli assedianti. WWW capisce che la gloria e il bottino sono vane illusioni da cui si era lasciato sedurre e non desidera altro che far ritorno alla propria casa lontana, soprattutto dopo la morte del fratello. Euristea rimane vedova e, senza mezzi di sostentamento, diventa preda degli usurai che mettono gli occhi sulla giovane figlia mentre il maschio parte per la guerra. Disperazione e grettezza da entrambe le parti in campo. La guerra in questo non fa distinzioni e svela ciò che di peggio sa fare l'uomo.



L'epilogo storico che pose fine al decennale conflitto lo conosciamo tutti, ma Marzano riesce a colpire con un pugno nello stomaco il lettore che spera in un lieto fine. Non c'è speranza, non c'è luce dopo il buio della guerra. Achille, Ulisse ed Ettore non sono altro che inganni che dissimulano l'orrore. La guerra di Troia è sporca come tutte le altre guerre e Il sangue dei mortali è uno dei migliori albi Bonelli di questo 2017.

2 commenti:

  1. Bellissimi i disegni di questo esordiente (almeno in Bonelli) e la storia si lascia leggere con grande piacere. Ottimo numero.

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    1. Insieme a Lavennder, mi ha fatto tornar la voglia di acquistare ogni numero della serie

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