domenica 27 settembre 2015

Il ritorno di Magico Vento: quattro domande a Gianfranco Manfredi

Disegno di Pasquale Frisenda
È passato già un lustro da quando abbiamo salutato con molto rammarico la conclusione di una delle migliori serie a fumetti edite dalla Sergio Bonelli Editore negli ultimi venticinque anni: Magico Vento. La collana western, ideata da Gianfranco Manfredi, ha conquistato gli apprezzamenti della critica e del pubblico grazie ad un sapiente miscela di filoni narrativi. L’autore, infatti, ha innestato nel classico genere western, supportato da solide e documentate basi storiche, tematiche tratte dall'universo poetico e soprannaturale delle tradizioni dei nativi americani, dal genere gotico di ispirazione lovecraftiana e dal torbido mondo politico e spionistico che gravita attorno a Washington. Dopo 131 albi la parola fine sembrava essere calata in modo irreversibile. Invece, l'otto settembre scorso, Gianfranco Manfredi ha annunciato sul proprio profilo facebook di aver iniziato a scrivere una nuova storia di Magico Vento, un nuovo ciclo suddiviso in quattro puntate. Ci vorrà del tempo prima di vederlo uscire in edicola, così non ho resistito alla curiosità di porre quattro semplici domande all'autore.

Continua qui su Fucine Mute.

9 commenti:

  1. Ciao Alessandro,

    che bella notizia!!!Non ci posso credere! Sto recuperando con fatica i vecchi albi, e leggendoli e guardandoli non posso notare l'abisso che c'è tra MV e quanto trovi in edicola adesso!!!
    Speriamo che alla Bonelli trovino un disegnatore all'altezza delle storie di Manfredi!
    Adesso friggerò fino all'uscita!!!

    Mandi
    carla

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    1. Ciao Carla,
      anche io friggerò....ma della fine di Ken Parker cosa mi dici?
      Ale

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    2. ….che dire della fine ingloriosa di Ken? Sto ancora rimuginandoci su, non mi aspettavo una conclusione così….tombale, che non lasci spazio a futuri episodi, ma forse questo era quello che voleva il suo creatore...me l'ero immaginata davvero diversa la fine di Ken! (una non fine con lui che vaga in quel che resta della prateria, con delle tavole mute, in cui a parlare sono le espressioni di Ken, e una voce lontana -non meglio definita, di qualcuno/a che lo chiama... largo ai lettori immaginare chi possa essere) …per questo sono contenta di sentir dire da Manfredi che "non si resuscita un personaggio per farlo morire"… speriamo bene per Ned e Poe!
      A presto

      mandi
      carla

      P.S. Confido che i disegni siano in B&N, tutto quel colore, anche nell'ultimo Tex di Frontiera!, lo lascerei nel barattolo!!! Avrai capito che la versione technicolor di MV la trovo rivoltante!!!

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    3. Non sono d'accordo con Manfredi: secondo me la morte di Ken è stata, seppur dolorosamente, coerente. Ken ci ha sempre parlato della vita, che non ha regole nel dare o nel prendere ad arbitrio, e in questo caso ha preso tutto, lasciandoci con l'amaro in bocca.
      Di più: dandoci un pugno nello stomaco e un calcio nei denti. Ma va così...
      "Frontera!": a me è piaciuto molto perché i colori sono fantastici grazie anche alla carta di pregio. Considerala una storia di Tex particolare, creata ad hoc "alla francese" proprio in seguito al formato usato. Si tratta di scelte: ma ho trovato giusto osare in questa serie semestrale qualcosa di diverso.
      Mandi
      Ale

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  2. Il disegnatore sara' Perovic e il copertinista non ci deludera' di certo.

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    1. Buona notizia!! Lo ha detto lo stesso Manfredi?

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    2. Si Alessandro, lo ha detto Manfredi rispondendo ad un utente su Facebook. per quanto riguarda il copertinista mi ha risposto privatamente e mi ha fatto due nomi che sono sicuro non scontenteranno nessuno.

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    3. I nomi sono abbastanza scontati: il primo che si rendera' libero in prossimita' della data di pubblicazione tra Goran Parlov e Pasquale Frisenda.

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