giovedì 27 dicembre 2012

L'anno di Walt Kelly


Dodici volumi per ventiquattro anni di strisce. E' questo il periodo di tempo lungo il quale Walt Kelly scrisse le avventure di Pogo e dei suoi amici animali della palude di Okefenokee. La Fantagraphics Books ha deciso di ripubblicare tutte le strips apparse sui quotidiani, tanto quelle giornaliere in bianco e nero quanto quelle domenicali a colori, suddividendole in dodici volumi, ciascuno dei quali copre un biennio. Per ora ne sono usciti due e il primo di questi, Pogo - The Complete Syndicated Comic Strips Vol. 1: "Through the Wild Blue Wonder", costituisce il mio "auto-regalo" di Natale!!
Per anni questo progetto ha atteso di vedere la luce, visto che gli originali delle strips non erano stati conservati negli archivi dei quotidiani. Si è dovuto ricorrere alle strisce raccolte nei decenni dai collezionisti privati e, grazie alla cura di Carolyn Kelly, figlia di Walt, e al suo lavoro di supervisione oggi è possibile cominciare la ri-lettura ordinata di Pogo.
Questo primo volume propone non solo la prima fase delle syndicated strips, ovvero quelle che dal 16 maggio 1949 furono pubblicate, grazie al contratto di Kelly con la Hall Syndicate, sui quotidiani di tutti gli Stati Uniti, ma anche le prime apparse giornalmente sul New York Star, dal 4 ottobre del 1948 fino al 28 gennaio del 1949. Pogo era nato nel 1942 sui comic books ma l'oppossum e i suoi amici animali raggiunsero il massimo della popolarità sui quotidiani, diventando una delle strisce più lette dagli americani. La ripubblicazione integrale ad opera della Fantagraphics è il modo migliore di celebrare nel 2013 l'anniversario della nascita di Walt Kelly: egli infatti nacque il 25 agosto del 1913 ma morì, purtroppo appena sessantenne, il 18 ottobre 1973.
Walt Kelly ha incantato generazioni di lettori rappresentando nella sua palude immaginaria l'assurdo della condizione umana con garbo e ironia, aumentando sempre di più negli anni la sua carica satirica nei confronti della società e della politica americana. Vedere raffigurate in un microcosmo di animali antropomorfi le miserie dietro cui si perdono gli esseri umani ha sempre provocato dentro di me un effetto straniante e rilassante nello stesso tempo: grazie ad un sorriso relativizzi i tuoi problemi e ti accorgi di quanto stupido sei ad affannarti tanto per inseguire mete vane invece di goderti lo spettacolo di un mattino che nasce.


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