domenica 25 settembre 2011

Il lato B di Mister No

Questo post sarebbe dovuto essere un omaggio alla figura di Guido Nolitta, ovvero al creatore di Zagor e Mister No. Questo perché uno dei regali che mi son fatto per il mio quarantesimo compleanno riguarda proprio Sergio Bonelli, ovvero colui che realmente si cela dietro lo pseudonimo di Guido Nolitta. Complice la chiusura di NonSoloLibri, la fumetteria di Trieste che ho frequentato con affetto per anni, ho avuto l'occasione di acquistare ad un prezzo molto conveniente un sacco di arretrati di Mister No, Zagor e Tex che mi mancavano. Si tratta di albi per lo più molto vecchi dei quali, appunto, il soggettista e sceneggiatore spesso è Guido Nolitta. Così ho cominciato a sceglierne alcuni per proporne le copertine in un post. Cominciando da albi di Mister No che vanno dal 1975 al 1982 mi son accorto però che, accanto alle splendide copertine di Gallieno Ferri, anche il retro, il lato B appunto o, per meglio dire, la quarta di copertina mostrava immagini e informazioni interessanti.
Partendo dal lancio, nell'aprile del 1982, del "nuovo grande fumetto della Daim Press" ideato da Alfredo Castelli che, alcuni anni dopo, divenne il mio primo grande amore fumettistico: Martin Mystere.






















L'attuale arzillo ottantenne che risponde al nome di Gallieno Ferri, tuttora copertinista (nonché autore dell'albo a colori dei 50 anni) di Zagor, già 35 anni fa sapeva creare delle copertine davvero evocative. Come altro definire le quattro qui di seguito che, sorpresa!!, hanno come lato B la presentazione del fumetto che rivoluzionò nel 1977 il mondo delle nuvole parlanti in italiano: "dalle freddi nevi del Montana giunge fino a noi con le sue avventure...Ken Parker", la creatura di Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo.







Come ha raccontato lo stesso Sergio Bonelli nelle rubriche dei primi numeri di Tex Speciale a colori in corso di pubblicazione dal quotidiano La Repubblica, non tutte le serie proposte in quegli anni conobbero la stessa fortuna di Chemako o del BVZM. Fu questo infatti il triste destino di Judas, il western cinico e amaro dei fratelli Ennio e Vladimiro Missaglia che chiuse dopo 16 numeri.

 
























Fortuna postuma conobbe invece la coraggiosa iniziativa editoriale con la quale Sergio Bonelli portò in edicola una collana di volumi a colori in carta patinata, cartonati e dal formato francese: Un uomo un'avventura. Grandi autori e disegnatori (Pratt, Bonvi, D'Antonio, Micheluzzi, Crepax, Berardi e Milazzo, e molti altri) si alternarono, numero dopo numero, per soddisfare un desiderio, antieconomico ma di alto valore artistico, di Bonelli stesso. Le vendite di allora non furono alte, ma oggi la collana è ricercatissima. A Sergio Bonelli va dato il merito di aver tentato una diffusione capillare attraverso le edicole di un prodotto editoriale che oggi (tempo di snobistiche graphic novel) non si riterrebbe degno di essere distribuito con quella modalità.



























































































































































Nell'ultimo lato B che propongo vediamo tre eroi di carta della Bonelli sommersi dalle lettere che arrivarono in casa editrice, in risposta al referendum conoscitivo ed esplorativo che la Bonelli lanciò nel 1981 per sondare i gusti dei propri lettori. Le domande comparvero in quarta di copertina degli albi di Tex, Zagor e Mister No ed erano le stesse per tutti e 3 i personaggi. Chi rispose ai quesiti, ricevette in regalo un portachiavi del personaggio cui si riferiva il questionario. Le domande di Tex erano le seguenti:
1) Cita i titoli di almeno tre albi di Tex che ti sono particolarmente piaciuti negli ultimi cinque anni
2) Cita i titoli di almeno tre albi di Tex che ti hanno deluso negli ultimi cinque anni
3) Fra i personaggi che appaiono nelle storie di Tex, amici o nemici che siano, quali vorresti vedere spesso?
4) Oltre che di Tex noi siamo gli editori di Zagor, Mister no, Piccolo Ranger, Comandante Mark e Ken Parker. Con l'esclusione di Tex, quali di questi eroi preferisci. Quale non ti interessa? E perchè?
5) Nel caso volessimo iniziare una nuova serie di avventure a fumetti, tu preferiresti il western la fantascienza o il genere poliziesco? O altro?
6) Se in uno dei prossimi albi, oltre al consueto numero di pagine, trovassi delle pagine in più dedicate alla pubblicità saresti ugualmente soddisfatto?
Anche da queste risposte la casa editrice milanese trasse delle conclusioni che portarono alla nascita delle nuove serie degli anni 80: Martin Mystere e Dylan Dog su tutte.


3 commenti:

  1. Mi piacciono soprattutto le pubblicità di Martin Mystere. Ma anche quelle di Ken Parke, "Un uomo un'avventura", "Collana America"... quando compravo i vecchi albi mi affascinavano molto. ^^

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